Stavolta il “matrimonio” tra generi coinvolge il fumetto e il mondo del gioco, e più precisamente il gioco di ruolo. Dynamite attinge alle ambientazioni e ai personaggi fantasy della saga di Pathfinder, popolarissimo RPG edito negli USA da Paizo (e pubblicato anche in Italia da Wyrd) erede spirituale del capostipite del genere, Dungeons & Dragons. Arruolati per narrare le avventure spericolate dell’immancabile gruppo di avventurieri lo scrittore Jim Zub e il disegnatore Leandro Oliveira. Zub non è alla sua prima incursione nel mondo fantasy, avendo già sceneggiato la serie Skullkickers, chea metà strada tra l’avventura seria e la parodia cerca di demitizzare gli archetipi delle avventure fantasy.

Una caratteristica davvero speciale che distingue Pathfinder: City of Secrets dalle altre produzioni simili è la disponibilità, in calce a ogni numero, di abbondante materiale di gioco per il sistema di Pathfinder relativo agli eventi e ai luoghi visitati nel corso di ogni numero con tanto di materiale e di statistiche, addenda destinata ad essere apprezzata in modo particolare da giocatori e appassionati della saga.

Ecco i punti salienti dell’intervista rilasciata da Zub al sito Bleeding Cool:

 

– Il mio intento è quello di permettere ai nuovi lettori di godersi la storia in modo autosufficiente, ma anche di fornire ai fan di Pathfinder qualcosa di coerente con le regole di gioco che sono abituati a usare. Il sistema di gioco offre moltissime idee per le scene d’azione e gli intrighi, ma è una grande quantità di materiale da assimilare. Scrivere la sceneggiatura di una storia di Pathfinder richiede molto tempo, servono ricerche e controlli accurati.

– Sono cresciuto a giochi di ruolo e giochi da tavolo. Al liceo giocavo a qualsiasi gioco di ruolo su cui potessi mettere le mani. Fammi un nome di un RPG da tavolo degli anni 90, e quasi sicuramente prima o poi ci ho giocato. Pathfinder è un classico per molti motivi, le avventura fantasy in vecchio stile riescono sempre a fare leva sulla nostalgia.

– Ho scritto la storia del fumetto indipendentemente, lasciando poi che altri la traducessero nel corrispondente materiale di gioco che compare in fondo a ogni numero. Quando la sceneggiatura è finita, il team della Paizo la usa come trampolino di lancio per sviluppare il materiale di goco di accompagnamento.

– Personalmente prediligo sempre i personaggi agili e veloci, quindi Merisiel la Ladra e Valeros il Guerriero sono pane per i miei denti. Ma nello sceneggiare il fumetto ho formato un intero gruppo di personaggi, ognuno dotato di personalità e spunti narrativi interessanti. Ora mi sono affezionato a scrivere tutti i loro dialoghi, specialmente quando battibeccano tra loro.

– Skullkickers era un approccio molto più irriverente alle storie di origine fantasy/RPG, anche se ci sono dei punti di contatto. Skullkickers tende ad essere molto più sarcastico sugli stereotipi del mondo sword&sorcery, mentre in Pathfinder ho tentato di abbracciare alcuni di quegli ideali classici, arricchendoli con più intrighi e interazioni tra i personaggi.

– City of Secrets è più incentrata sugli incontri urbani rispetto alle classiche esplorazioni dei dungeon. Magnimar, la città in cui si muovono i personaggi, è una città complessa dove fazioni di ogni genere cercano di tirare gli avventurieri dalla loro parte. Le sfide da affrontare sono più sottili, nascoste tra le pieghe della politica e degli intrighi.

– Molti giocatori dicono che il fumetto di Pathfinder ha funzionato ottimamente come introduzione per i nuovi giocatori, una sorta di “Guida al Meglio”. Mostra come agisce un gruppo di avventurieri, il genere di cose che si possono fare nel gioco e molte delle classi da giocare e dei luoghi da visitare.

 

Il primo numero di Pathfinder: City of Secrets è in uscita negli USA in questi giorni. Potete trovare il testo completo dell’intervista a Zub a questa pagina.

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Fonte: Bleeding Cool