La lunga coda fuori dall’area conferenze della Camera di Commercio di Lucca segnala l’interesse di questo periodo per quel che accade alla Sergio Bonelli Editore, la gente addirittura resta fuori dalla sala per questioni di sicurezza. Si parla di Dylan Dog e dell’attesissimo rinnovamento del personaggio e della serie. Paola Barbato, Roberto Recchioni, Carlo Ambrosini, Mauro Marcheselli e Gigi Simeoni, Franco Busatta relatori in questa affollatissima giornata di sabato. Presenti anche Angelo Stano e Luca Valtorta, giornalista di XL che ha avuto l’occasione di intervistare Tiziano Sclavi ben due volte nell’ultimo anno.

Recchioni ricorda che siamo già al secondo numero del nuovo corso gestionale che sta traghettando la serie al suo rinnovamento. Ha ricordato che il Downgrade avviene su spinta di Tiziano Sclavi, desideroso di riportare DD all storie inquietanti, disturbanti e stranianti degli esordi, che educarono un pubblico di massa a questa strana e affascinante fusione di fumetto popolare e d’autore. Dylan è sempre cambiato nel tempo, ora cambia in una direzione nuova, che non è una retromarcia, ma un ritorno per vie diverse. Da qui a un anno le storie saranno tirate a lucido per la fase, i cui primi archi narrativi sono già in cantiere e pensati per il nuovo corso. Il primo episodio sarà di Recchioni e Nicola Mani (a colori), mentre il secondo, l’inizio vero e proprio del nuovo ciclo, è di Barbato e Brindisi. Qui avverrà il pensionamento di Bloch, che sarà sostituito da un nuovo ispettore di nome Carpenter, come rivelato dai quotidiani, affiancato da un’assitente chiamata Ranya.

Prende la parola Paola Barbato, incaricata, tra le polemiche di pensionare Bloch. Primo chiarimento: sessuno ha mai pensato di eliminarlo. Bloch, va in pensione come ha sempre detto e, così facendo, torna al centro delle storie, si libera della sua condizione di “mera funzione narrativa” e torna a essere un personaggio vero e proprio. Non più gancio ripetitivo, ma padre putativo di DD con una sua rinnovata e organica psicologia. Un passaggio difficile, quello del pensionamento, per il rischio di cadere nella banalità e per l’arduo compito di reinventare Bloch da ispettore a ex ispettore. La storia dove questo avviene copre un arco emotivo giocato in maniera divertente. Barbato aveva una bozza pronta, dai toni molto cupi. Recchioni è intervenuto consigliandole di alleggerire: il dramma del cambiamento c’era già, meglio inserire il contrasto di una storia che è divenuta quasi comica. Lo stesso Sclavi diceva una tempo che la commedia dentro l’horror era una componente fondamentale di Dylan Dog. Linea guida del rinnovamento dettata dal padre di Dylan: cercare di raccontare più storie parallele in ogni albo. Succede anche con la storia del pensionamento. Bloch, dice la Barbato, ne esce rafforzato come personaggio, si leva la patina del poveraccio che odia il suo lavoro e entra in una nuova vita. Un ispettore nal cuore ma non nei fatti.

A Simeoni il compito di introdurre il nuovo personaggio: arriva l’ispettore Carpenter. Sarà un muro contro cui DD andrà sempre a sbattere. Uomo dal brutto carattere, che Simeone si è divertito molto a creare, per la bella sfida che rappresenta. Il nuovo personaggio andava introdotto in maniera sensata e con una presentazione fluida, come accade nei reparti di polizia effettivi in caso di avvicendamento. Mentre Bloch era amico e in qualche modo mentore del protagonista, Carpente lo ostacolerà con ostinazione, in quanto scettico inossidabile nei confronti dell’occulto. Non è un cattivo, ma pensa che DD sia un cialtrone e un millantatore, che inganna i propri clienti senza alcuno scrupolo. Inoltre Carpenter sarà un uomo di grande potere, dentro la politica, un antagonista potente che sa come muoversi nei gangli della comunicazione e dell’establishment.

Recchioni ha dato anche importantissime indicazione sulla linea editoriale, che si rinnova in parallelo con quella narrativa. Ristrutturazione delle serie complementari, in quattro correnti. L’inedito segue la nuova via tracciata.Il Maxi sarà la casa dell’universo classico di DD, dove i fan potranno trovare un Dylan pre-rinnovamento. Ogni numero tre storie inedite Il pianeta dei Morti di Bilotta dovrebbe diventare un appuntamento fisso annuale, un universo alternativo vero e proprio. L’almanacco, scritto da Michele Medda, ospiterà le avventure di Bloch in post pensione.

Anche il Color Fest cambia: l’idea di riportarlo al punto iniziale, avere tanti autori per ogni uscita, anche gente molto inusuali per DD. Il prossimo sarà dedicato ai crossover con gli altri personagi Bonelli. Non ci sono particolari, ma una storia sarà di Ambrosini e Bacillieri con Napoleone protagonista. Altre storie del Color Fest: Mister no scritto da Masiero, Nathan Never di Rigamonti e Calcaterra. Anche Dampyr avrà un crossover. La storia sarà però sulle due serie regolari, di DD e Dampyr, con Recchioni e Masiero sulle storie.

Angelo Stano ha parlato delle nuove copertine. Le precedenti erano a mezza tinta, con taglio pittorico. Ora è più grafico, più accattivante per l’impatto visivo immediato. Si strizza l’occhio alla pop art, suggerimento di Sclavi che voleva tornare alle copertine plastiche della Bonelli di un tempo. Recchioni determinante che si preoccupa dell’idea generale per dare impatto spiazzante. Lichtestein indicato da Tiziano come riferimento he ha anche propoto il colore retinato. Il collegamento con la storia interna non è rigido, ma concettuale. Si abbandona la consuetudine di citare la scena clou.

E Groucho? Ogni autore deve interpretarlo come vuole. Quando c’è deve essere inserito nella storia, non limitarsi a macchietta e fare riferimenti al passato. Le battute, se ci saranno, saranno sul pezzo, calate nel contesto. Non più solo barzellette. L’idea è che deve diventare meno stralunato e più presente narrativamente, inoltre avrà il compito di usare la tecnologia in casa Dog. Ci sarà uno smartphone di cui Groucho è detentore e utente unico, a modernizzare almeno in parte la vita dell’indagatore dell’incubo.

Inicazioni dalle domande del pubblico:

I personaggi nella serie restano nella serie. Ne arrivano di nuovi per creare una nuovo cast originale per non vivere sulle spalle del lavoro di Sclavi.

Ogni albo rimarrà autonomo e autoconclusivo. Ci saranno elementi di continuity che creano un ciclo tematico. Ogni anno si vorrebbe creare un miniciclo di questo genere. Citato Dottor House come esempio di episodi singoli che hanno un tema comune sotto traccia.

Arrivano due nuove minacce. Recchioni, vuole alzare il livello di pericolo per DD. Con Xabaras pensionato da Sclavi, serve una nuova figura di potere e spessore.

Il ricorso alla tecnologia non è solo voglia di modernità. Anche Londra si rinnova, non può restare quella di venti anni fa e più. Dylan si muoverà nella Londra odierna, con i suoi negozi, la sua vita, le sue caratteristiche contemporanee.

Recchioni e Bonelli stanno ancora valutando che fare del Gigante e dello Speciale. Il primo necessita ripensamento, non ha mai trovato piena identità. A seconda del suo destino cambia quello dello Speciale.