La complessa questione che coinvolge uno dei più vecchi e influenti lavori di Alan Moore, Miracleman (noto anche come Marvelman, tanto per rendere la vicenda ancora più intricata) è una lunga storia che riguarda i diritti di pubblicazione della serie, le case editrici coinvolte (Marvel, Eclipse ed Emotiv) e gli autori che parteciparono al progetto (oltre allo stesso Moore, Neil Gaiman, il disegnatore Alan Davis e Mick Anglo). Rimasta sospesa per molti anni nel limbo editoriale,  si è chiusa con la risoluzione da parte della Marvel di riproporre tutta l’opera creata fino ad allora, e di coinvolgere Neil Gaiman affinché concluda il ciclo di storie rimasto incompiuto (ve ne abbiamo dato notizia in questa pagina).

Non tutto può dirsi però risolto, in quanto Moore, desideroso di non essere coinvolto in questa riproposizione, premeva perché il suo nome non fosse ricollegato all’opera.
A gettare ulteriore luce sul punto di vista di Moore in questa vicenda giunge una lunga ed esaustiva intervista pubblicata in questi giorni dal sto Comicsbeat.com e risalente a fine 2010 (all’incirca l’epoca in cui si intrapresero le azioni principali per sciogliere il nodo) che ci offre il punto di vista dell’autore e il suo coinvolgimento (o mancato tale) nella riproposizione di Miracleman. Trovate il testo integrale dell’intervista a Moore a questo link.